Il corteo nazionale 'contro la repressione' è dietro l'angolo

TERAMO – Teramo si prepara ad accogliere il corteo nazionale "contro la repressione" che sabato prossimo potrebbe portare a sfilare in città oltre mille giovani dell’area di sinistra e no-global. Azione Antifascista di Teramo sta limando gli ultimi dettagli, dopo aver incassato finora l’adesione di oltre 40 gruppi politic da ogni parte d’Italia e quella di tanti altri in arrivo. «Sono tre gli obiettivi di questa manifestazione – spiegano Ignazio Tancredi e Matteo Di Paolo di Antifa Teramo -: intanto esprimere solidarietà a tutti gli arrestati, inquisiti e condannati per i fatti di Roma del 15 ottobre di due anni fa e in particolare agli amici teramani e a Davide Rosci. Poi perchè vogliamo protestare contro tutte le repressioni e allargare il campo di opposizione al cosiddetto codice Rocco in particolare al reato di devastazione che da Genova viene usato come strumento di inibizione di ogni manifestazione di piazza o contro le leggi che danno ai questori pieni poteri su strumenti inibitori senza controllo di una terza parte, come i fogli di via e gli avvisi orali…». La manifestazione sarà occasione per «una prova di maturità» per il movimento politico di giovani teramani, ma anche Azione Antifascista sa che i rischi di scontri o di espressioni fuori delle righe siano alti: «Noi ci mettiamo la faccia e sarà una manifestazione pacifica – spiegano – e garantiamo che tutto si svolgerà in maniera civile. Certo è chiaro che noi reagiremo alle provocazioni delle forze dell’ordine… Noi vogliamo rassicurare i teramani che stanno dimostrando interesse per questa iniziativa, di essere con noi e di partecipare al corteo e di non avere paura. Soprattutto lo diciamo ai commercianti, non abbassasero le saracinesche dei loro negozi». Esaurite, anche se non fino in fondo, le polemiche sul percorso del corteo (Azione Antifascista voleva un sit-in in piazza Martiri e il passaggio per il centralissimo corso San Giorgio), il serpentone di manifestanti alle 15 si snoderà da piazza Aldo Moro per percorrere via Pannella, ponte san Ferdinando, la circonvallaione verso piazzale San Francesco e da via Oberdan fino in piazza Martiri della Libertà: da qui discesa sui due corsi Cerulli e de Michetti e dibattito conclusivo alla Madonna delle Grazie. I pullman in arrivo lasceranno i partecipanti in piazza Moro e poi si sposteranno a Porta Madonna.